Il piano genitoriale, introdotto dalla riforma Cartabia, costituisce un elemento obbligatorio nel contesto delle separazioni e dei divorzi. Il suo obiettivo è quindi quello garantire e promuovere il principio di bigenitorialità, assicurando che i minori possano mantenere un rapporto equilibrato e costante sia con il padre che con la madre.
Compilazione e procedure
Il piano genitoriale è perciò diventato uno strumento fondamentale per delineare un quadro chiaro delle responsabilità e delle attività legate alla vita quotidiana e allo sviluppo dei figli minori.
La potestà genitoriale si articola attorno a diritti e doveri relativi alla cura, all’educazione e al mantenimento dei figli, includendo quindi decisioni riguardanti la salute, l’istruzione e il benessere generale dei minori. La mancata allegazione di un piano genitoriale può comportare la necessità di un intervento giudiziario per definire le modalità di esercizio della potestà genitoriale, con possibili ripercussioni sulla gestione quotidiana della vita dei figli.
Le principali informazioni obbligatorie da inserire all’interno del piano sono:
- Frequenze abituali: definizione delle dinamiche quotidiane dei minori e delle persone coinvolte nella loro cura, come ad esempio nonni o anche persone estranee alla famiglia, come una/un babysitter.
- Percorso educativo e attività extrascolastiche: informazioni relative all’educazione e al coinvolgimento di attività al di fuori del contesto scolastico, come quelle sportive. In questo caso, è utile inserire anche i relativi costi.
- Percorso scolastico: indicazioni sul seguito scolastico dei bambini, come ad esempio l’istituto frequentato e relativi costi.
- Vacanze: programmazione delle vacanze e del tempo libero che il bambino trascorre con i genitori e non, quindi ad esempio anche la partecipazione a campo scuola e altri programmi simili.
Il piano genitoriale rappresenta dunque un mezzo attraverso il quale viene formalizzata la funzione genitoriale a cooperare nell’interesse superiore dei minori, promuovendo un ambiente familiare stabile e supportivo, anche in seguito alla separazione o al divorzio.
Tuttavia, è bene sottolineare che i genitori possono anche non seguirlo alla lettera, se entrambi i coniugi sono d’accordo. La sua applicazione risulta fondamentale quando, con il passare degli anni, il rapporto tra i due genitori dovesse incrinarsi tanto da arrivare a non comunicare più tra di loro. In tal caso, il piano genitoriale servirà a disciplinare le visite ai figli e a garantire il rispetto della bigenitorialità.
Quando si applica?
La riforma Cartabia ha stabilito due distinti livelli di applicazione: obbligatoria e facoltativa.
Applicazione obbligatoria del piano genitoriale
Il piano genitoriale diventa un requisito imprescindibile nei contesti in cui è necessario l’intervento giudiziario per definire le condizioni di mantenimento ed affidamento dei figli.
Questa necessità si manifesta in situazioni come:
- Situazioni di ricorso per stabilire le modalità di affidamento dei figli in procedure giudiziali
In questi casi, entrambi i genitori sono tenuti a presentare una proposta di piano genitoriale, sotto pena di decadenza, al fine di permettere al giudice di valutare l’adeguatezza delle proposte educative rispetto all’interesse superiore dei minori.
Qualora non vi sia accordo tra i genitori sulle questioni chiave riguardanti la cura, la gestione e il mantenimento dei figli, o le proposte presentate non siano considerate adeguate per il benessere dei bambini, il giudice ha la facoltà di elaborare un piano genitoriale su misura.
Applicazione facoltativa del piano genitoriale
Nel caso di un accordo tra i genitori, riguardante le questioni finanziarie e legali, l’inclusione di un piano genitoriale rappresenta una scelta prudente, benché non obbligatoria. Questo strumento si rivela particolarmente utile per prevenire potenziali conflitti futuri legati a decisioni importanti che riguardano i figli, come:
- La scelta della scuola
- Il momento opportuno per introdurre nuovi partner ai bambini
- La divisione delle deduzioni fiscali per i figli
Un piano genitoriale dettagliato funge da guida condivisa per i genitori, fornendo una base solida per le decisioni riguardanti la crescita e il benessere dei minori e promuovendo una comunicazione aperta e rispettosa.
Il deposito del piano genitoriale in tribunale è obbligatorio, sia se la procedura è consensuale, sia se giudiziale. Se entrambi i genitori sono d’accordo, il piano genitoriale può non essere applicato alla lettera nella vita quotidiana dopo la separazione o il divorzio. Rappresenta quindi una forma di garanzia qualora i due coniugi dovessero litigare e non trovare più accordi, per questo motivo andrà sempre allegato alla documentazione anche in una procedura consensuale.
Conseguenze del mancato rispetto del piano genitoriale
Se il piano genitoriale non dovesse essere rispettato dall’uno o dall’altro genitore, senza quindi l’approvazione dell’altro, sarà possibile per il coniuge che ne ha interesse fare ricorso al giudice. In questo caso, si potrà scegliere di adottare una delle seguenti misure, in base all’esito della valutazione della casistica presentata:
- Modifica dell’affidamento: si adegueranno le condizioni di affidamento in base alla situazione attuale creatasi.
- Sanzioni economiche: il genitore inadempiente verrà sanzionato per ogni giorno di ritardo o violazione.
- Ammonizione formale: ammonizione nei confronti del genitore inadempiente.
- Risarcimento danni: condanna al risarcimento sia per il genitore danneggiato, che per i figli.
È importante sottolineare che la redazione del piano genitoriale è obbligatoria anche rispetto tutte quelle procedure tra genitori non sposati, che devono richiedere di disciplinare i rapporti con i figli minori.
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