mantenimento figli maggiorenni

Mantenimento figli maggiorenni: regole, limiti e quando termina l’obbligo

Tutto quello che devi sapere sul mantenimento dei figli maggiorenni: obblighi, limiti e nuove disposizioni legislative

Il mantenimento figli maggiorenni è un tema centrale nelle questioni familiari legate alla separazione o al divorzio. Quando un figlio raggiunge la maggiore età, si pongono interrogativi riguardo alla continuazione dell’obbligo di mantenimento da parte dei genitori. La legge italiana, infatti, prevede delle specifiche disposizioni in merito al mantenimento anche dopo il compimento dei 18 anni, ma con dei limiti e delle condizioni che è fondamentale comprendere.

In questo articolo, esploreremo le regole che disciplinano il mantenimento dei figli maggiorenni, i casi in cui esso può essere esteso, i limiti temporali, le nuove disposizioni legislative e le possibili modifiche degli accordi sul mantenimento. Vedremo anche quando l’obbligo di mantenimento cessa, in particolare per i figli che intraprendono un percorso universitario o per quelli con disabilità.

Obbligo di mantenimento per i figli maggiorenni: cosa prevede la legge?

Secondo l’ordinamento giuridico italiano, il mantenimento dei figli maggiorenni non termina automaticamente al compimento dei 18 anni, se non sussistono alcune condizioni specifiche. Il principio cardine è che l’obbligo di mantenimento si estende finché il figlio non diventa autosufficiente dal punto di vista economico. L’autosufficienza economica, quindi, è il criterio principale che determina la fine dell’obbligo.

Quando continua il mantenimento per i figli maggiorenni?

L’articolo 337-bis del Codice Civile italiano stabilisce che l’obbligo di mantenimento del figlio può proseguire anche oltre i 18 anni, nei seguenti casi:

  1. Figli studenti universitari: Se il figlio maggiorenne è ancora impegnato in un percorso di studi (ad esempio universitari), l’obbligo di mantenimento potrebbe continuare fino al termine del ciclo di studi, purché il figlio non raggiunga un’autosufficienza economica attraverso un lavoro o altre fonti di reddito. Questo principio è stato sancito dalla giurisprudenza, che riconosce il diritto del figlio a ricevere il mantenimento anche se maggiorenne, se non ancora in grado di provvedere al proprio sostentamento.
  2. Figli con disabilità: Un’altra situazione in cui l’obbligo di mantenimento si prolunga è quando il figlio è affetto da disabilità. In questi casi, l’obbligo di mantenimento può durare anche oltre la maggiore età, soprattutto se la disabilità impedisce al figlio di svolgere un’attività lavorativa che gli consenta di essere autosufficiente.
  3. Figli che non sono ancora autosufficienti: Anche in assenza di disabilità o di uno status di studente, il mantenimento può essere richiesto se il figlio non ha una fonte di reddito sufficiente a provvedere autonomamente a se stesso. Ad esempio, se il figlio maggiorenne sta cercando lavoro e non è in grado di sostenersi, i genitori possono essere ancora obbligati a supportarlo.

Quando termina l’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni?

L’obbligo di mantenimento cessa quando il figlio diventa autosufficiente economicamente. Ma quando può dirsi che un figlio ha raggiunto questa condizione?

  1. Lavoro stabile: Il figlio si considera autosufficiente quando ha un lavoro stabile che gli consente di mantenersi senza il supporto economico dei genitori. Non importa se il lavoro è a tempo pieno o part-time, l’importante è che il figlio sia in grado di coprire tutte le proprie necessità.
  2. Matrimonio o convivenza: Se il figlio maggiorenne contrae matrimonio o entra in una convivenza stabile, l’obbligo di mantenimento da parte dei genitori si estingue, poiché la nuova famiglia diventa il punto di riferimento economico.
  3. Impossibilità di provvedere a sé stessi: Se il figlio non ha un lavoro stabile, ma per motivi indipendenti dalla sua volontà non riesce a trovare un impiego o è impossibilitato a lavorare, i genitori potrebbero dover continuare a provvedere al suo mantenimento. Tuttavia, tale situazione va verificata caso per caso.
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Mantenimento figli universitari: regole particolari

Una questione specifica riguarda i figli universitari. Spesso si ritiene che, una volta raggiunta la maggiore età, l’obbligo di mantenimento cessi, ma non è sempre così. La giurisprudenza ha chiarito che i genitori sono tenuti a mantenere i figli fino al termine del ciclo di studi, se il figlio è impegnato in un percorso di studi universitari e non ha altre fonti di reddito.

I genitori sono obbligati a contribuire alle spese universitarie, al vitto, all’alloggio e alle necessità quotidiane del figlio che continua gli studi. Naturalmente, l’obbligo di mantenimento è limitato al tempo necessario per completare il percorso di studi e non può essere indefinito. Ad esempio, se un figlio continua a studiare oltre il periodo ragionevole per laurearsi (ad esempio, se la laurea si protrae per più anni rispetto alla norma), i genitori potrebbero chiedere una revisione del contributo, soprattutto se il figlio non giustifica il ritardo con motivi validi.

Mantenimento figli disabili: un obbligo senza limiti di tempo

Un aspetto delicato e fondamentale riguarda il mantenimento dei figli disabili. Se un figlio maggiorenne è affetto da disabilità, l’obbligo di mantenimento da parte dei genitori non ha una scadenza precisa, ma perdura finché il figlio non acquisisce autonomia economica. Le condizioni di disabilità grave che impediscono al figlio di lavorare giustificano il mantenimento anche oltre la maggiore età.

In questi casi, l’obbligo di mantenimento non si limita solo all’età adulta, ma può estendersi per tutta la vita del figlio, se la disabilità non permette una vita autonoma. È un diritto che si radica nella tutela della persona con disabilità e nella responsabilità dei genitori verso il proprio figlio, qualunque sia la sua età.

Modifiche al mantenimento figli maggiorenni: cosa fare in caso di necessità

Gli accordi sul mantenimento possono essere modificati se ci sono cambiamenti nelle circostanze che influenzano la capacità del figlio di essere autosufficiente. I genitori possono chiedere una revisione dell’importo del mantenimento, specialmente se il figlio trova un lavoro, si sposa o, al contrario, perde il lavoro o necessita di maggiore supporto a causa di eventi imprevedibili (come un infortunio o una malattia).

In questo caso, il procedimento legale prevede la modifica delle condizioni di mantenimento che può essere richiesta al giudice. La modifica può essere richiesta anche se il figlio maggiorenne non raggiunge l’autosufficienza o se si verifica una variazione nelle necessità economiche.

Sanzioni per il mancato pagamento del mantenimento figli maggiorenni

Il mancato pagamento del mantenimento da parte dei genitori può comportare conseguenze legali. Se uno dei genitori non adempie all’obbligo di mantenimento, l’altro genitore può chiedere l’esecuzione forzata del pagamento tramite l’intervento di un avvocato o un’azione legale in tribunale. Le sanzioni previste per il mancato pagamento includono il pignoramento dei beni, il sequestro di parte dello stipendio e altre misure punitive.

In alcuni casi, i genitori inadempienti possono essere accusati di abbandono familiare se non provvedono al mantenimento, con conseguenti responsabilità civili e penali.

Sospensione dell’obbligo di mantenimento: è possibile?

In alcuni casi, l’obbligo di mantenimento può essere sospeso, ma solo in presenza di condizioni specifiche. Se il figlio maggiorenne diventa autosufficiente o inizia a vivere con un altro coniuge o compagno, i genitori potrebbero richiedere la sospensione del mantenimento, previa valutazione del tribunale. Anche in caso di modifiche significative nelle condizioni di vita del figlio (ad esempio, la laurea o un impiego stabile), è possibile richiedere la sospensione del pagamento.

Casi speciali nel mantenimento dei figli maggiorenni

Anche se la legge stabilisce dei principi generali riguardo al mantenimento dei figli maggiorenni, ci sono situazioni particolari che meritano un approfondimento, in quanto potrebbero influenzare l’obbligo economico dei genitori. Esploriamo dunque alcune di queste situazioni eccezionali che potrebbero determinare l’estensione o la sospensione dell’obbligo di mantenimento.

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Figli maggiorenni che vivono all’estero

Un caso particolare si verifica quando un figlio maggiorenne si trasferisce all’estero. In questo caso, l’obbligo di mantenimento potrebbe continuare a sussistere, ma con delle variabili in gioco:

  1. Residenza stabile e studio all’estero: Se il figlio si trasferisce all’estero per motivi di studio e non è in grado di provvedere autonomamente a se stesso, i genitori sono tenuti a continuare a versare l’assegno di mantenimento. Tuttavia, è fondamentale che il genitore dimostri che il figlio è effettivamente iscritto a un percorso di studi e che non ha fonti di reddito proprie.
  2. Figli lavoratori all’estero: Se il figlio maggiorenne ha trovato lavoro all’estero e ha acquisito una certa autonomia economica, l’obbligo di mantenimento potrebbe cessare. In tal caso, i genitori potrebbero chiedere la cessazione del contributo al mantenimento, a meno che non vi siano gravi difficoltà economiche per il figlio che giustifichino il suo sostentamento.

Quando il figlio maggiorenne non è in grado di lavorare: malattia o disabilità

Un altro caso che merita attenzione riguarda i figli maggiorenni disabili. Se un figlio adulto è affetto da una disabilità grave che lo rende incapace di provvedere autonomamente a se stesso, l’obbligo di mantenimento da parte dei genitori non cessa con il raggiungimento della maggiore età. In questi casi, la legge italiana tutela i diritti del figlio disabile, garantendo che i genitori continuino a supportarlo.

La disabilità può variare in gravità e, a seconda del tipo di disabilità, il figlio potrebbe necessitare di assistenza continua, sia dal punto di vista fisico che economico. Se il figlio non ha un reddito proprio, i genitori saranno tenuti a mantenerlo, anche se maggiorenne, con l’obbligo che perdura fino a quando la situazione di disabilità persiste.

Il caso dei figli con grave dipendenza

In alcune situazioni, anche in assenza di disabilità fisiche, i figli maggiorenni possono essere affetti da dipendenze che impediscono loro di acquisire l’autosufficienza economica. Ad esempio, un figlio che soffre di dipendenza da alcool, droghe o altre problematiche psicologiche potrebbe non essere in grado di lavorare regolarmente o di mantenersi. In questi casi, i genitori sono obbligati a supportare il figlio, almeno fino a quando la situazione non venga risolta o migliorata attraverso un trattamento.

L’impatto della convivenza con un’altra persona

Anche se un figlio raggiunge la maggiore età e vive con un compagno o compagna, i genitori potrebbero comunque essere obbligati a mantenere il figlio se quest’ultimo non ha ancora un lavoro stabile o se la situazione economica del figlio non è sufficientemente solida. La convivenza con una persona non comporta automaticamente la cessazione dell’obbligo di mantenimento se il figlio non riesce a sostenersi.

In caso di separazione tra i due conviventi, il figlio potrebbe continuare a fare affidamento sui genitori per il mantenimento, in particolare se il partner non è in grado di provvedere a lui o se la relazione non è stabile dal punto di vista economico.

Approfondimento: Come calcolare l’assegno di mantenimento per i figli.

Come modificare l’importo del mantenimento dei figli maggiorenni

Nel corso del tempo, le circostanze familiari possono cambiare, e con esse anche le necessità economiche del figlio maggiorenne. I genitori, in questi casi, possono chiedere una modifica dell’importo dell’assegno di mantenimento, se ritengono che le condizioni siano cambiate.

Come si procede per una modifica?

Se un genitore ritiene che l’importo dell’assegno di mantenimento debba essere rivisto, può fare una richiesta di modifica delle condizioni economiche al giudice. La richiesta può riguardare la riduzione o l’aumento della somma dovuta, a seconda delle nuove circostanze.

  1. Modifica per mutamento delle condizioni economiche: Se uno dei genitori ha una situazione economica significativamente cambiata (per esempio, una perdita del lavoro, una riduzione del reddito, o un nuovo matrimonio che comporta spese aggiuntive), può chiedere una revisione dell’importo dell’assegno di mantenimento.
  2. Modifica in base alle esigenze del figlio: Se il figlio maggiorenne ha bisogno di maggiore supporto (ad esempio, a causa di spese impreviste per la sua salute o per la sua formazione), i genitori possono chiedere l’aumento dell’assegno di mantenimento, che sarà valutato dal tribunale.

Le tempistiche per una modifica

Una modifica dell’assegno di mantenimento può essere richiesto dal genitore in qualsiasi momento, ma il procedimento potrebbe richiedere un po’ di tempo per essere valutato dal giudice. In genere, l’istanza deve essere presentata al tribunale che ha emesso la decisione originale sul mantenimento, e dovrà essere motivata con prove che giustifichino il cambiamento delle condizioni economiche.

Mantenimento figli maggiorenni: una visione d’insieme

Il mantenimento dei figli maggiorenni è regolato da una serie di leggi e disposizioni che non terminano con il compimento dei 18 anni. L’obbligo di supportare economicamente i figli è una responsabilità che si estende fino a quando il figlio non raggiunge l’autosufficienza economica o fino a quando non ci sono condizioni che giustifichino la cessazione del contributo. La legge, però, non è rigida: prevede alcune eccezioni, come nel caso di figli con disabilità, figli che proseguono gli studi universitari, o figli con gravi difficoltà economiche.

I genitori devono essere consapevoli che le condizioni possono cambiare e, pertanto, devono essere pronti ad adeguare gli accordi, sia per aumentare che per diminuire l’importo del mantenimento, se necessario. Ogni caso è unico e deve essere valutato in base alle esigenze del figlio e alle possibilità economiche dei genitori.

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Conclusione: mantenimento figli maggiorenni

Il mantenimento dei figli maggiorenni rappresenta una questione delicata e complessa, che implica la valutazione di numerosi fattori giuridici ed economici. Nonostante il raggiungimento della maggiore età, l’obbligo di supporto economico da parte dei genitori non termina automaticamente, ma può prolungarsi in caso di studi universitari, disabilità o altre situazioni che impediscono al figlio di essere autonomo.

Le modifiche legislative e la giurisprudenza hanno evoluto il concetto di mantenimento, adattandolo alle nuove realtà familiari e sociali, come nel caso delle separazioni o dei figli con problematiche particolari. La legge italiana, pur concedendo una certa flessibilità, richiede che l’obbligo di mantenimento sia legato alla condizione di autosufficienza economica del figlio, con l’eccezione di casi particolari che giustificano il prolungamento dell’obbligo, come le disabilità gravi.

È fondamentale che i genitori siano informati sui propri diritti e doveri, specialmente quando le circostanze cambiano. Per evitare incomprensioni e conflitti, può essere utile un supporto legale che aiuti a comprendere le implicazioni di ogni decisione, soprattutto quando si rendono necessarie modifiche degli accordi di mantenimento.

Infine, se il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento può avere gravi ripercussioni legali, è fondamentale che entrambi i genitori adempiano ai propri obblighi, in modo da garantire il benessere del figlio maggiorenne e un adeguato equilibrio economico.

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