Con la separazione e il divorzio le modalità di richiesta assegni familiari saranno sempre le stesse?
Divorzio e separazione si sa, sono due procedure che portano molti cambiamenti sia nel rapporto tra i coniugi, che si trovano a dover affrontare un nuovo percorso di vita, sia tra loro e i figli.
Di fatto d’ora in avanti, per i coniugi che hanno deciso di intraprendere una di queste strade, ci sarà il bisogno di ridimensionare la propria quotidianità e tutti quei processi e regole che riguardano la loro vita e il mantenimento dei figli.
Con la separazione e il divorzio non viene meno l’esigenza di tutelare il benestare dei figli ma cambiano sicuramente le modalità di provvedere ai loro bisogni.
Venendo al nocciolo del problema, con l’avvio delle pratiche di separazione o divorzio, i coniugi molto spesso si trovano a chiedersi cosa potrà accadere e quali cambiamenti porterà un divorzio nel caso questi dovessero presentare richiesta di assegni familiari.
Vediamo di seguito quali sono i requisiti che determinano tale procedura e chi dei due genitori potrà presentare la richiesta assegni familiari.
La risposta ci arriva dalla giurisprudenza e stabilisce che:
- Per coniugi che hanno predisposto l’avviamento al divorzio gli assegni familiari spettano sempre al coniuge affidatario, il genitore al quale sono stati affidati i figli costituendo di fatto un nuovo nucleo familiare, anche se questo non presenta tutte le caratteristiche e i requisiti per farne richiesta.
In questo caso la richiesta assegni familiari può essere fatta dal genitore legalmente divorziato secondo le regole previste dall’INPS in quanto attorno a questo soggetto si costituisce un nuovo nucleo familiare.
- Se, invece, il percettore del reddito è il coniuge a cui non sono stati affidati i figli, questo dovrà corrispondere una somma stabilita per legge direttamente al coniuge cui appunto è stato predisposto l’affidamento dei figli.
- Diverso ancora è il discorso se l’affidamento dei minori è stato stabilito in modo congiunto, cioè a entrambi i genitori.
In questo caso l’assegno andrà a entrambi i genitori in pari misura e quindi la richiesta assegni familiari, in questo caso, potrà essere presentata da entrambi i coniugi.
Se questi non dovessero trovare un accordo per provvedere al mantenimento del minore o dei minori, sarà il giudice a prendere una decisione valutando il caso specifico.
Volendo citare la legge del 19 maggio 1975 n. 151:
“Il coniuge cui i figli sono affidati ha diritto in ogni caso a percepire gli assegni familiari per i figli, sia che ad essi abbia diritto per un suo rapporto di lavoro, sia che di essi sia titolare l’altro coniuge”.
In base alla legge, dunque, il coniuge che non rispetta quanto è stato stabilito e che non provvede al versamento delle somme dovute all’altro coniuge può essere citato per reato di appropriazione indebita e perseguibile di denuncia per inadempimento degli obblighi stabiliti, appunto per legge, lasciando la possibilità all’altro coniuge di chiedere le somme arretrate.
Per concludere, la richiesta assegni familiari in caso di divorzio e separazione sarà stabilita in base alla nuova composizione del nucleo familiare e al reddito di appartenenza e provenienza.
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