L’affidamento dei figli è una questione di primaria importanza in caso di separazione o divorzio.
Sebbene la legge italiana promuova l’affidamento condiviso, in alcuni casi può essere concesso l’affidamento esclusivo al padre, ad esempio, per garantire maggiore stabilità al minore.
Ma quando è concesso l’affidamento esclusivo al padre?
Questo articolo si propone di chiarire le condizioni necessarie per ottenere questa forma di affidamento esclusivo al padre, le procedure previste e le conseguenze per il genitore affidatario e per il minore.

Quando è concesso l’affidamento esclusivo al padre?
L’affidamento esclusivo al padre rappresenta un’eccezione rispetto alla norma dell’affidamento condiviso, ma viene applicato nei casi in cui ciò risulti nell’interesse prevalente del minore.
L’affidamento esclusivo al padre è concesso solo in presenza di presupposti specifici che garantiscano il benessere del minore. In genere, questa decisione viene presa dal giudice quando la madre non è ritenuta idonea a garantire la cura e la protezione del figlio.
Ecco alcune delle circostanze in cui può essere disposto l’affidamento esclusivo al padre:
- Comportamento pregiudizievole della madre: Se la madre manifesta comportamenti dannosi per il figlio, come l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti, violenza domestica o comportamenti pericolosi, il giudice può disporre l’affidamento esclusivo al padre.
- Incapacità della madre di garantire le cure necessarie: Quando la madre non è in grado di occuparsi adeguatamente del figlio a causa di problemi psicologici, malattie gravi o altre condizioni che ne compromettono la capacità genitoriale, il giudice può decidere di affidare il minore esclusivamente al padre.
- Abbandono o disinteresse della madre: Se la madre abbandona il figlio o si dimostra disinteressata alla sua crescita e al suo benessere, il giudice può disporre l’affidamento esclusivo al padre per garantire una figura di riferimento stabile e presente.
In tutti i casi, il giudice opera nel superiore interesse del minore, che è il criterio principale per decidere in materia di affidamento. Per dimostrare la necessità dell’affidamento esclusivo al padre, è necessario presentare prove concrete, come relazioni dei servizi sociali, documenti medici e testimonianze.
Conclusioni
L’affidamento esclusivo al padre non è la regola, ma può essere concesso in presenza di condizioni specifiche. I principali motivi che possono portare il giudice a disporre questa misura includono comportamenti pregiudizievoli da parte della madre, la sua inadeguatezza nel ruolo genitoriale o il suo disinteresse nei confronti del minore.
Per ottenere l’affidamento esclusivo al padre, è essenziale dimostrare con prove solide che questa decisione sia nel miglior interesse del figlio. Se ti trovi in questa situazione, è importante affidarti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia, che potrà supportarti nella preparazione della documentazione e nella gestione del processo legale.
Ogni situazione è unica e richiede un’attenta valutazione, soprattutto quando si richiede l’affidamento esclusivo al padre in tribunale.
Con il supporto legale adeguato, è possibile tutelare i diritti del minore e garantire un ambiente familiare sereno e protetto, in cui il figlio possa crescere in modo equilibrato.
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