Negli ultimi decenni, il tema del divorzio in Italia ha subito significative trasformazioni.
L’introduzione di nuove normative ha reso la procedura più veloce e meno complessa rispetto al passato. Tuttavia, molte persone continuano a porsi domande su come funziona il divorzio in Italia, quali sono i costi, i tempi e le modalità per affrontare questa fase delicata della vita coniugale.
Questo articolo fornirà una panoramica completa sul tema del divorzio in Italia, illustrando i tipi di divorzio disponibili, i passaggi necessari per avviare la procedura e le tempistiche previste dalla legge.

Il divorzio in Italia e quali le tipologie?
Il divorzio in Italia è l’atto giuridico che sancisce la fine definitiva del matrimonio e scioglie il vincolo coniugale tra due persone. Il divorzio in Italia si distingue in due principali modalità: il divorzio congiunto e il divorzio giudiziale. Entrambi permettono ai coniugi di interrompere legalmente il matrimonio, ma differiscono per tempistiche, costi e complessità della procedura.
Il divorzio congiunto è la soluzione più rapida e meno conflittuale. I coniugi, con l’assistenza dei loro avvocati, presentano congiuntamente la domanda di divorzio e concordano preventivamente tutti gli aspetti relativi all’affidamento dei figli, alla divisione dei beni e all’eventuale assegno di mantenimento. Questo tipo di divorzio è preferito in quanto riduce i costi e accelera i tempi della procedura.
Il divorzio giudiziale si verifica quando i coniugi non riescono a trovare un accordo e devono rivolgersi al giudice per la risoluzione delle controversie. In questo caso, il processo può durare più a lungo, a seconda della complessità delle questioni in gioco (come la gestione della casa coniugale o l’affidamento dei figli).
Entrambe le tipologie di divorzio richiedono un intervento legale e, in alcuni casi, anche il supporto di mediatori familiari per favorire la comunicazione tra le parti.
Procedura e requisiti per ottenere il divorzio in Italia
La procedura per ottenere il divorzio in Italia è disciplinata dalla legge e prevede alcuni passaggi obbligatori. Innanzitutto, per poter richiedere il divorzio in Italia è necessario che sia trascorso un periodo di separazione legale tra i coniugi. Dal 2015, la legge ha ridotto i tempi di separazione richiesti: 6 mesi in caso di separazione consensuale e 12 mesi in caso di separazione giudiziale.
Una volta trascorso il periodo di separazione, i coniugi possono presentare la domanda di divorzio.
Il processo varia a seconda del tipo di divorzio scelto (congiunto o giudiziale). La richiesta di divorzio in italia inizia con la presentazione della domanda in tribunale, supportata da uno o più avvocati. Successivamente, si svolgono le udienze e le eventuali mediazioni.
Nel divorzio congiunto, il giudice verifica la validità degli accordi tra le parti e li omologa.
Nel divorzio giudiziale, invece, il giudice ascolta le parti, valuta le prove e prende decisioni sulle questioni controverse. Infine, il giudice emette la sentenza che sancisce la fine del matrimonio.
Un aspetto fondamentale della procedura di divorzio in Italia riguarda la gestione dell’affidamento dei figli e la definizione dell’assegno di mantenimento.
In presenza di minori, il giudice pone particolare attenzione alla tutela del loro benessere, garantendo che entrambi i genitori continuino a svolgere un ruolo attivo nella loro vita.
Tempi e costi del divorzio in Italia
Una delle domande più frequenti riguarda i tempi necessari per ottenere il divorzio in Italia.
I tempi per il divorzio in Italia variano in base al tipo di divorzio scelto:
- Divorzio Congiunto: Può essere concluso in pochi mesi, generalmente entro 6-9 mesi dalla presentazione della domanda.
- Divorzio Giudiziale: La durata dipende dalla complessità del caso e dalla presenza di controversie. Un divorzio giudiziale può durare da 1 a 3 anni, o anche di più se le parti non riescono a trovare un accordo.
Anche i costi del divorzio in Italia variano a seconda della modalità scelta:
- Nel divorzio congiunto, i costi sono inferiori poiché è possibile condividere lo stesso avvocato, riducendo le spese legali.
- Nel divorzio giudiziale, le spese sono più alte, in quanto ciascun coniuge deve avere il proprio avvocato e la durata del processo è maggiore.
Alcuni dei costi da considerare includono:
- Contributo unificato: È la tassa obbligatoria da pagare al momento della presentazione della domanda di divorzio. L’importo varia in base al tipo di procedimento.
- Compenso degli avvocati: I costi legali dipendono dalla complessità del caso e dalle tariffe applicate dagli avvocati.
- Spese di mediazione familiare: Se richiesto dal giudice, il costo della mediazione familiare può essere a carico delle parti.
Conclusioni
Il divorzio in Italia rappresenta una fase cruciale nella vita di molte coppie, ma oggi la procedura è più snella e meno gravosa rispetto al passato. La scelta tra divorzio congiunto e divorzio giudiziale dipende dal livello di accordo tra i coniugi e dalle questioni da risolvere, come l’affidamento dei figli e la divisione dei beni. Mentre il divorzio congiunto è rapido ed economico, il divorzio giudiziale è più lungo e costoso.
Prima di avviare la procedura, è consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia, che potrà fornire una consulenza personalizzata e guidare le parti verso la soluzione più vantaggiosa. Affrontare il divorzio con consapevolezza e con il supporto di esperti aiuta a ridurre i conflitti e ad accelerare i tempi della procedura.
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