La separazione tra coniugi rappresenta un importante cambiamento nelle relazioni familiari, che può assumere diverse forme. In Italia, i termini “separazione di fatto” e “separazione consensuale” indicano due modi distinti di affrontare la cessazione della convivenza e dei doveri coniugali.
Cos’è la separazione di fatto?
La separazione di fatto rappresenta un modo meno formale per i coniugi di interrompere la loro convivenza e i doveri coniugali, senza passare attraverso le procedure legali tradizionali. Questa forma di separazione è scelta da coloro che, per ragioni personali o complessità nelle relazioni, preferiscono non intraprendere azioni legali nell’immediato.
Si caratterizza, di conseguenza, per tre fattori principali:
- Non formalizzata: una delle caratteristiche distintive è la sua mancanza di formalizzazione legale. Non esiste un documento ufficiale che dichiara lo stato di separazione, il che significa che non c’è un riconoscimento legale delle nuove condizioni di vita dei coniugi. Questa assenza di formalità può portare a una mancanza di chiarezza legale in termini di diritti e responsabilità, specialmente quando si tratta di questioni finanziarie o della custodia dei figli.
- Privata: offre un livello di privacy che non è generalmente disponibile nelle forme consensuali o giudiziali. Le decisioni relative alla gestione della separazione sono prese internamente dai coniugi senza l’intervento esterno di avvocati o giudici, permettendo loro di mantenere un basso profilo e di evitare l’esposizione pubblica delle loro questioni personali.
- Flessibile: i coniugi possono negoziare e adattare i termini della loro convivenza a seconda delle mutevoli circostanze personali senza dover ottemperare a un accordo formalizzato. Questo può includere accordi riguardanti il sostegno economico, la divisione dei beni, e la gestione della custodia dei figli, che possono essere adattati informalmente man mano che le esigenze cambiano.
Nonostante però possa sembrare una soluzione conveniente per evitare le complicazioni legali, presenta delle sfide significative. La mancanza di un accordo formale può complicare le questioni legali in futuro, specialmente se uno dei coniugi cambia idea o se emergono dispute. Inoltre, in assenza di un accordo legalmente vincolante, le decisioni prese durante la separazione di fatto potrebbero non essere riconosciute o rispettate in caso di contestazioni future.
Definizione di separazione consensuale
La separazione consensuale, al contrario, è un processo giuridico formalizzato in cui entrambi i coniugi concordano su tutti gli aspetti della separazione, dalla divisione dei beni alla custodia dei figli, e sottopongono l’accordo all’approvazione di un giudice. Questa tipologia si concretizza attraverso un accordo che viene poi ratificato in tribunale, garantendo così che tutte le disposizioni siano legalmente vincolanti e riconosciute.
Potremmo quindi in breve riassumere che si distingue per tre fattori principali:
- Legalmente riconosciuta: questo processo assicura che sia ufficialmente registrata e riconosciuta dalle autorità legali, conferendo un quadro giuridico solido per gestire la separazione. La formalizzazione attraverso il tribunale garantisce che tutti gli accordi siano eseguibili legalmente, offrendo protezione ai diritti di entrambi i coniugi.
- Mutuo accordo: include decisioni riguardanti la divisione dei beni, gli accordi sulla custodia dei figli, il sostegno finanziario e qualsiasi altro aspetto rilevante della loro vita coniugale. Entrambi i coniugi devono collaborare per raggiungere un consenso completo, e l’accordo deve riflettere il consenso libero e informato di entrambe le parti.
- Certezza legale: una volta che l’accordo è stato approvato dal giudice, diventa un documento legale vincolante. Questo significa che in caso di mancato rispetto degli accordi da parte di uno dei coniugi, l’altro ha il diritto di richiedere l’intervento legale per far valere i termini concordati. La certezza legale protegge entrambi i coniugi da future incertezze o dispute, fornendo un ambiente stabile, soprattutto quando ci sono figli coinvolti.
La scelta tra la separazione di fatto e quella consensuale dipende da numerosi fattori, inclusi i rapporti tra i coniugi, la presenza di figli e la complessità delle questioni patrimoniali. Mentre la prima può sembrare più semplice e meno invasiva, manca della certezza legale che può essere importante in situazioni complesse o in caso di future controversie. Al contrario, la seconda, pur essendo più complessa e costosa, offre una soluzione più strutturata e sicura per entrambe le parti. In ogni caso, consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia è sempre il passo più prudente per avere un quadro più chiaro.
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